lunedì 6 agosto 2018

Escursione ad anello: Malga Ra Stua- Rifugio Fodara Vedla- Rifugio Sennes


Una splendida escursione nel Parco naturale di Fanes, Sennes e Braies!
La partenza è a Malga Ra Stua, 1695 m.

Per raggiungerla ci si reca in auto sul tornante in località St. Uberto, sulla Statale 51 che collega Cortina d'Ampezzo a Dobbiaco (provenendo da Dobbiaco, si trova 10 km dopo il Passo Cimabanche; provenendo da Cortina, si trova 3 km dopo Fiames).
In estate, tra il primo sabato di luglio e la prima domenica di settembre, è obbligatorio parcheggiare qui e procedere a piedi fino alla Malga che dista circa 3 km.
In alternativa, a Fiames, in prossimità del campo da calcio, troverete un servizio navetta a pagamento che vi porterà alla Malga. (Io ne ho usufruito e ve lo consiglio!)

Malga Ra Stua è circondata da verdissimi prati, su cui pascolano cavalli e mucche.
Da qui ci si incammina su una comoda mulattiera in leggerissima salita, affiancata da un rado bosco di larici e un fresco ruscello, che in pochi minuti conduce ad una ampia radura abitata da numerose marmotte: siamo a Ciampo de Crosc (Campo Croce, 1700 m.). 
Qui si trova un bivio. Scegliamo il sentiero n. 9 in direzione del Rifugio Fodara Vedla. 
Si prosegue dunque su una mulattiera che sale a tornanti nel bosco. 
Man mano che si prende quota si distinguono la maestosa Croda Rossa, le Tofane e intravediamo il Campo Croce sempre più lontano, sotto di noi. 
Raggiungiamo finalmente un altopiano molto panoramico che ci permette ci riprendere fiato. Camminando in quota, in compagnia del fischio di qualche marmotta, osserviamo che i larici vengono ben presto sostituiti da una vegetazione composta prevalentemente da pascoli e pino mugo.
Raggiungiamo il Lago di Rudo, 1900 m. incorniciato dalla maestosa Cima del Lavinores, 2460 m, una conca romantica e silenziosa! Siamo al confine tra il territorio di Cortina d'Ampezzo e l'Alto Adige.
Ancora pochi minuti di falso piano ed intravediamo il tetto del Rifugio Fodara Vedla, 1980 m., circondato da pascoli e numerose costruzioni dei pastori e sovrastato dal Monte Lavinores.
Molto caratteristica la Chiesetta accanto al Rifugio: merita una visita!
Da Malga Ra Stua al Rifugio Fodara Vedla abbiamo impiegato un'ora e mezza di cammino.
Ci rifocilliamo e proseguiamo sul sentiero n. 9 in direzione del Rifugio Sennes.
Il sentiero qui è un po' più stretto e in moderata salita e circondato da una distesa di pino mugo che pare infinita. Lo sguardo spazia sulle maestose cime dolomitiche della Croda del Becco, Della Croda Rossa, del Monte Lavinores, della Furcia dai Fers.
Ritroviamo la mulattiera, la salita cessa e proseguiamo tagliando un'ampia radura dove si intravede il Rifugio Sennes, 2126 m. è trascorsa un'ora dalla partenza dal Rifugio Fodara Vedla.
Riposiamo qualche minuto e ammiriamo il panorama prima di imboccare il sentiero n.6 che scende con una mulattiera la Val Salata, dominata dalla Croda Rossa e i suoi caratteristici colori vivaci.
Riconosciamo il Ciampo de Crosc e da qui, in circa 10 minuti raggiungiamo Malga Ra Stua.
Dal Rifugio Sennes a Malga Ra Stua abbiamo impiegato circa un'ora e mezza di cammino.

Ricordate che i tempi di cammino sono solo indicativi!!

Questa è la cartina del percorso


Vi lascio infine al video dell'intero percorso! 



Buona montagna!
Elisa



mercoledì 30 maggio 2018

Malga Nemes in inverno


Una splendida passeggiata sulla neve!!
Si parte da Passo Montecroce, 1636 m. seguendo le indicazioni del sentiero n. 131.
Il percorso è per buona parte nel bosco, su una carrareccia con neve battuta in leggera salita. Quasi all'arrivo si apre una splendida radura imbiancata, sovrastata dalla Cresta Carnica: si tratta della torbiera. In estate la si attraversa su un lungo ponteggio in legno, ma in inverno tutto viene sommerso di neve. Con un'ultimo strappo si raggiunge la meta: Malga Nemes, 1877 m.!
Abbiamo impiegato circa un'ora e mezza, ma ricordate che i tempi in montagna sono sempre soggettivi; ognuno ha il proprio passo!!
La malga è aperta in inverno con possibilità di gustare ottima cucina tipica altoatesina e molti ingredienti sono forniti proprio dagli animali accuditi dai titolari!
Il ritorno si effettua per la stessa strada dell'andata.
Splendidi i panorami sul Gruppo del Popera, Croda Rossa di Sesto, Cima degli Scarperi!

N.B. L'intero percorso è innevato ma battuto! Non sono quindi necessarie le ciaspole, sono sufficienti normali scarponi da trekking e abbigliamento adeguato al clima montano invernale.

Vi lascio ora alla visione del video dell'escursione!

Buona montagna, Elisa