martedì 7 ottobre 2014

Giro delle Tre Cime di Lavaredo

Non ci si abitua mai alla successione di panorami mozzafiato di questa escursione! Dal primo all'ultimo passo sembra di vivere in una dimensione parallela, o di vivere un sogno.
Inevitabile desiderare di tornare.. Per accertarsi di non aver sognato e che i luoghi visti esistano davvero!!
Si sale al Rifugio Auronzo in autobus o in auto, usufruendo della strada a pedaggio (24 Euro).
Da qui si imbocca il sentiero 101 che si dirige verso nord-est.
Si gode di un ampio panorama verso la Valle dell'Ansiei e Auronzo di Cadore, i Catini di Misurina (m 2839), il lago di Misurina e il Lago d'Antorno, il Sorapiss (m 3205) e il Monte Cristallino di Misurina (m 2775), si percorre la strada sterrata chiusa al traffico veicolare, che, con andamento pianeggiante, porta al Rifugio Lavaredo.
Dopo circa quindici minuti dalla partenza, si raggiunge una piccola chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice e, lì vicino, una stele ricorda Paul Grohmann, pioniere delle scalate sulle Dolomiti. Proseguendo, di fronte si vede la Croda dei Toni (m 3094) e, quando la strada gira verso sinistra, appare anche la Croda Passaporto (m 2701).
Questo tratto è pianeggiante e affrontabile a tutte le età.. L'unico neo è il sovraffollamento: davvero eccessivo nei mesi estivi.. Per poter avere questo paradiso tutto per me, ho scelto di salire a inizio ottobre!
Raggiunto il Rifugio Lavaredo, si possono scegliere due soluzioni: salire sulla sinistra lungo il sentiero che taglia diagonalmente i depositi detritici alla base della Torre Piccola di Lavaredo, o proseguire per la strada che segue un percorso un po' più lungo, ma più agevole.
Personalmente ho scelto la seconda opzione.
Poco dopo il Rifugio Lavaredo troviamo il bivio con il sentiero 104 che però dobbiamo lasciare sulla destra e assicurarci di proseguire in direzione del Rifugio Locatelli.
Salendo verso la Forcella Lavaredo abbiamo di fronte le pareti della Cima Piccola, costituite da Dolomia Principale, dove, nelle giornate di bel tempo si possano ammirare i rocciatori impegnati nel superamento delle vie alpinistiche.
Giunti sulla forcella, punto più elevato dell'intera escursione, vale la pena soffermarsi qualche minuto per godersi la vista su inimitabili paesaggi montani: sulla sinistra si ergono maestose le Tre Cime di Lavaredo (che qui sono davvero VICINISSIME!!) e, di fronte, una serie di rilievi sembrano darci il benvenuto con un abbraccio! Si tratta del Monte Rudo (m 2826), la Croda dei Rondoi (m 2859), la Torre dei Scarperi (m 2687), il Monte Mattina (m 2464), la Torre Toblino (m 2617) e il Sasso di Sesto (m 2539) ai piedi del quale si distingue il Rifugio A. Locatelli, mentre sulla si erge il Monte Paterno (m 2619) e ancora la Croda Passaporto (m 2701).


Dalla Forcella si scende lungo la strada per breve tratto, poi, appena superata la sbarra metallica, si abbandona la strada sterrata per il sentiero di destra, che per breve tratto sale lungo il ghiaione, per poi proseguire con andamento pianeggiante o a brevi saliscendi.
Qui si può scegliere tra due opzioni: proeguire sul sentiero 101 fino al Rifugio Locaelli o procedere sulla strada più breve, ma PRIVA DI SEGNI SAT che corre in direzione ovest parallelamente alle Tre Cime.
Io ho scelto quest'ultima e in circa 30 minuti ho raggiunto Malga Langa, costruita ai piedi delle Tre Cime.
Da qui si sale per breve tratto e, sulla sinistra, si vedono i tre laghetti delle Tre Cime.
Raggiunto il punto sommitale della salita, il sentiero prosegue lungo un tratto con andamento da pianeggiante e leggermente in salita, tagliando trasversalmente un grande ghiaione.
Terminato il ghiaione, si raggiunge la Forcella di Mezzo. Da qui si affronta l'ultimo breve tratto dell'escursione, dove il sentiero ha un andamento a continuo leggero saliscendi e da cui si possono ammirare i maestosi Cadini di Misurina.
Dopo circa tre ore e mezza di cammino, si giunge nuovamente al Rifugio Auronzo da cui eravamo partiti.
Come sempre vi lascio il link per effettuare virtualmente l'itinerario descritto!




Buona montagna,
Elisa.